Era un “Ankus”, un pungolo da elefanti, lungo
tre piedi, qualcosa di simile ad un piccolo gancio di
attracco; il pomo era costituito da un rubino tondo e
scintillante, e l’impugnatura lunga otto pollici era
incrostata di turchesi grezze saldate le une alle altre ed
offriva un’ottima presa.
Al disotto di questo, era un cerchio di giada
con un fregio di fiori tutto intorno: le foglie erano
fatte di smeraldi ed i boccioli di rubini incastonati nella
pietra fredda e verde. Il resto dell’impugnatura era di puro
avorio, mentre la punta e l’uncino erano di acciaio
damaschinato d’oro, con scene di caccia all’elefante; quei
disegni attrassero Mowgli.
Il Cobra bianco che lo aveva seguito, chiese:
“Non trovi che valga la pena di morire per vedere tutto
questo?”
“Non capisco – rispose Mowgli - queste cose
sono dure e fredde, e per nulla buone da mangiare. Ma questo -
e sollevò l’ankus - mi piacerebbe portarlo via con me per
poterlo esaminare alla luce del sole.
…. Molti uomini ucciderebbero anche tre volte
nella stessa notte per amore di quest’unica pietra rossa –
disse Bagheera – ma la pietra non fa che appesantirlo. |
Il Grido di Branco
Vecchi Lupi: Branco
Lupetti: Ankus
Vecchi Lupi: Il Cobra
Bianco ...
Lupetti: ... ha
promesso
Vecchi Lupi: La sua
promessa ...
Lupetti: ... noi
manteniamo
Vecchi Lupi: Facendo
...
Lupetti: ... del
nostro meglio |